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Azione insulsa, priva di necessità o di opportunità. Azione da cazzaccio (vedi cazzaccio).
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volgarizzazione di cavedano, pesce di acqua dolce. Detto in senso figurato di persona melensa, banale o che è tardo d'intelligenza, goffo e lento nei movimenti e nei modi.
Cavènero (s) photo:
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Volgarizzazione di caucciù.
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Cateratta. Tale vocabolo può essere derivato tanto da cateratta tanto da catenare per incatenare, o da catenaria in quanto le cateratte si alzavano e abbassavano per mezzo di catene.
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Volgarizzazione della parola catenaccio. In senso figurato di cosa vecchia e malandata, specie di macchine. Vedi G. G. Belli nel sonetto n. 198.
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Cracchio di catarro. Forse perché è verdastro come un ramarro.
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Usasi nel detto «beve e magna peggio de ‘n catalano». Poiché lo storico Polidori, nelle sue «Croniche» ha scritto che la flotta catalana approdò al porto di Corneto nel 1424 e che i catalani erano di pessima natura, evidentemente il detto è rimasto tuttora nel dialetto a significare un giudizio tutt’altro che esaltante nei confronti di chicchessia.
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Persona idonea a castrare maiali in maniera empirica. Dicesi anche del coltello usato in simile operazione; oppure di chirurgo assai scadente.
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Uccello che, secondo la tradizione, dimentica dove ha fatto il proprio nido. È riferito a persona soggetta a dimenticanza. Usato il detto «cervello di castrica».
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In senso anatomico deve intendersi la cassa toracica, specie quella del pollo quando si disossa.