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Lambrusca.
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Dicesi di ragazzo o ragazza che vuol farsi notare per cui gli si dà sulla voce per farlo ritornare nei propri limiti. Chiara la derivazione da fregna.
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Chierica, tonsura.
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Chiodo ligneo che, insieme alla concia, serve a fermare il giogo sul collo dei buoi. Da latino «clavius» che significa chiodo, timone, manubrio del timone.
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Violenta caduta in terra di persona o di altra cosa, con forte rumore. Probabile forma sincopata di schioppo (vedi G. G. Belli, sonetto n. 217).
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Tessuto bianco di cotone per far lenzuola e biancheria varia. La voce italiana è ghinea.
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Colpo di mano sulla chiappa; sculacciata.
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In dialetto è inteso come sgridare, rimproverare, riprendere.
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Dicesi di corvo e più propriamente di gazza ladra ammaestrata. Il nome è di pura origine onomatopeica dal canto dei volatili. Oppure è una derivazione da «cecca» molto in uso in Toscana.
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Uno o più cespugli o arbusti. Detto anche di fungaia. Forma derivata dall’arcaico cespicare.