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trasportare a cavececio" una persona, ossia trasportare una persona appoggiata sul tuo dorso con la sua pancia.
Cavacecio photo:

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BAGNO,GABINETTO POCO PULITO,SPESSO ALLA TURCA CON INCROSTAZIONI SCURE SULLE SUPERFICI.
"SEI RIDOTTO UN CACATORE" ,DICASI DI PERSONA POCO PULITA (DISPREGIATIVO)
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Correre. G. G. Belli, sonetto n. 433.
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Arnia, favo (da coppella perché in antico la forma delle arnie era come una coppa rovesciata). Dicesi anche di recipiente grande per bere vino e altri liquori. Meno probabile la derivazione da cupo. Ma dal latino «cupella» che significa barile. La parola si trova citata anche sugli «Statuti Cornetani del 1379», nel libro 3. cap. 55, pag. 174 «cupellarium».
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Il fondo di ogni liquido o meglio la parte del cocomero, del melone o della zucca che poggia sul terreno (da culaccio). Le frasi «cul de lampe», «cul de jatte» sono comunissimi in francese. Da noi pure molto in uso «il culo del bicchiere» o «il culo della padella» per significare il fondo.
cul de jatte, cul de lampe, il culo della padella
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Coglia. In senso figurato vuol significare noia, pedanteria (dal francese cuillé). Nella forma accrescitiva, usasi cujjarone. Meno probabile la derivazione dal latino culleus che era un sacco di cuoio in cui venivano cuciti i parricidi per essere annegati.
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Piega a cuneo sugli abiti (dal latino «cuneus»). Cogno.
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Luogo piantato a cocuzze.
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Zucca, cocuzza. Si estende in senso figurato a testa di persona poco intelligente.
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(dal latino cucullus). Cocolla, ossia cappuccio che portano i frati. Si dice di persona che va in giro quasi sempre sola, proprio come fanno i frati eremiti.
Andar in giro come una cuculla