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Dicesi del tarlo che con facilità si trova all’interno delle lenticchie.
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Usasi nel detto «aver la nonna» vale a dire essere preso da grave e continua sonnolenza. Maggiormente riferito agli encefalitici che hanno proprio il tremito dei vecchi, cioè dei nonni.
Aver la nonna
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Uomo insignificante, buono a nulla, nel senso che non sa mai da quale parte rivolgersi. Volgarizzazione di Onofrio che in arcaico divenne noveri, da cui derivarono i detti: «fare il noferi» oppure «ridursi come san Noferi» nel senso di far lo gnorri o di rimanere nudo e scoperto come il santo eremita.
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Rivenditore di nocciole. In senso figurato, di persona insulsa, sciocca e trasandata.
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Nocciola. Da nocchia o nocca delle dita.
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Apocope di noi. Da pronunciare con la o stretta. Sicura derivazione dal pronome francese «nous».
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Nel detto «far la nizza» significa aizzare, mostrare ciò che si ha con spavalderia a chi ne è letteralmente sprovvisto, per provocarne invidia. G. G. Belli lo usa nel sonetto n. 277.
far la nizza
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No, negazione decisa e irrevocabile. Probabile derivazione dal tedesco «nicht».
Nisba (av) photo:

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Vezzeggiativo nei confronti di un bambino, con molta famigliarità; o a volte con ironia, per significare «piccolo» oppure «ragazzo». Usato nel discorso diretto quando s’intende richiamare o interloquire appunto con un bambino. È chiara la derivazione dallo spagnolo «nino» che significa bambino.
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Bestemmia colossale. Forse da nicchiare nel senso di rammaricarsi, perciò disposti all’offesa contro Dio.