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Cicca.
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Pecora di un anno. Etimologia incerta. Forse da sciàvero, che significa pezzo di pelle di animale conciata. Perciò riferito a bestia appena buona a dar pelle da conciare. Come aggettivo arcaico significa becco, mozzo delle corna. Se riferito a persona significa malandato, buono a nulla.
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Salsicciotto stagionato di montagna, fatto di carne scelta di porco. (Forse da ciansire, voce arcaica di scegliere). In senso figurato e scherzoso dicesi anche di membro virile. La parola è d’importazione marchigiana.
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Cervello.
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Di cosa fatta alla buona e in modo confusionario. Dal francese «sans façon»).
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Bazzoffia. La derivazione è la stessa di ciancicare, con forma del tutto onomatopeica.
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Di cosa molto masticata e attaccaticcia. Dicesi anche di discorso mal pronunciato.
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Caramella del tipo mou che, nel masticare, resta appiccicata ai denti e al palato, quasi come la gomma americana. Deriva da ciancicare che in dialetto significa masticare in maniera continuata. È comunque parola di derivazione onomatopeica.
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Sansa delle olive, residuo delle olive frante e torchiate.
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Zampa di maiale ucciso. Viene lessata e mangiata con condimento di sale, aceto, olio e pepe. Dalla parola familiare «cianca» che significa gamba.