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Far cuocere eccessivamente una vivanda fino a ridurla quasi una poltiglia. Deriva da pancotto. Dicesi anche di chi è eccessivamente innamorato.
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Rimanere, specie nel giuoco, senza un soldo. Vuol dire aver perso tutto. In senso traslato, rompere il passo della vite ossia essere fuori causa.
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Vedi spalanga. Dicesi di qualsiasi cosa, notevolmente grossa.
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Spalliera della sedia. Da spranghetta o da palancato.
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Dicesi di mano o braccio molto lungo quasi come una spranga. Vedi spalanghetta.
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Sussultare a causa di paura. La parola ha origine onomatopeica giacché il sussulto avviene per colpi secchi e improvvisi. Forse dal francese «épater»? Sta anche per spagliare, ossia tagliare la paglia dalle sedie.
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Gladiolo campestre. Forma letteraria in quanto gladiolo deriva da gladius (spada). Cioè significa piccola spada.
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Pianta selvatica il cui fiore, nella maturazione, forma come una stella le cui punte sono rigide, perciò spinosissime, da spaccare gli occhi anche alle bestie e alle persone.
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Deformazione di sarcinato. La sàrcina era (dal latino sarcina) il peso, la soma, il carico, specie quello che il soldato in antico portava appeso ad un bastone. Viene usato per significare un pover’uomo, un disgraziato, un affaticato, nel detto «povero sorcinato», perché sotto il peso della sfortuna.
Povero sorcinato
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Grosso sorcio da fogna. In senso figurato sta anche per vagina.