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Grembiule, zinale. Da seno.
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Gran chiasso di gente raccolta; o farla lunga. Alterazione di sinagoga che è appunto il luogo di adunanza degli Ebrei.
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Sigaretta.
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Di traverso, di sghembo. Da scancio. G. G. Belli, sonetto n. 250.
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Fuggir via di mano di cosa viscida come di anguilla. È una forma simbiotica fra sguisciare e anguilla.
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Sguazzare, agitare l’acqua in cui si è immersi, sollevando spruzzi. Vedi pure la forma sciaccujjare.
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Rompere il guardone della scarpa.
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Rovescio d’acqua piovana. Vedi sgrullare.
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Muovere le anche, agitare eccessivamente le proprie parti formose per sedurre. Da scrollare. Dicesi anche nei confronti degli alberi da agitare per far cadere i frutti. G. G. Belli, sonetto n. 162. Usata anche dal traduttore Chiara Spano nel capitolo «La morte di Dolgusov» dal libro di Isaak Babel «L’armata a cavallo». Viene usato anche da altri letterati contemporanei.
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Grufolare.