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Asse di legno assai duro o di ferro per girare l’argano del carro allo scopo di assicurare con le corde il carico. Tortòre. (da birillo).
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Bastonata, tortorata (colpo di birello).
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Chioccia, gallina nel periodo della cova. Derivazione forse da bioscia, nel senso cioè che in italiano mettersi a bioscia significa mettersi di traverso a giacere, come appunto fa la chioccia. Non è da escludersi una probabile derivazione da un fatto onomatopeico, dal verso che la chioccia fa. Vedi G. G. Belli nel sonetto n. 273 «Er giorni der giudizzio».
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Di persona assai alta e con collo assai lungo.
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Tacchino. Forse da dindia?
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Bigoncia.
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Da Bifolcina, corporazione dei bifolchi, affiancati nelle grandi proprietà terriere, nell’esercizio del proprio lavoro.
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Naso lungo e grosso. Alterazione di bifora nel senso che le due aperture delle narici, con la faccia in aria, assumono proprio l’aspetto di una vera e propria bifora. G. G. Belli usa nel sonetto 356 «pìfera». Provenienza latina da biforis che significa che ha due fori.
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Persona dappoco, sciocca. Alterazione di bietolone.
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Bietola.