Muovere le anche, agitare eccessivamente le proprie parti formose per sedurre. Da scrollare. Dicesi anche nei confronti degli alberi da agitare per far cadere i frutti. G. G. Belli, sonetto n. 162. Usata anche dal traduttore Chiara Spano nel capitolo «La morte di Dolgusov» dal libro di Isaak Babel «L’armata a cavallo». Viene usato anche da altri letterati contemporanei.