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Sta per garofano; in senso figurato di persona buona a nulla.
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Osteria, luogo di bassa lega (dal francese «gargotte»). G. G. Belli al sonetto n. 141.
Gargottàra (s) photo:
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Gola delle bestie ed in senso dispregiativo anche di persona (derivazione dal prefisso garga), come in gargarismo e garganella; come pure da gargozza o gorgozzule che significa canna della gola, esofago. Vedi G. G. Belli nel sonetto n. 20.
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Vedi carfagna e carfagnone.
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Viene usato per definire l’ostinatezza dei bambini quando piangono rumorosamente e insistentemente per ottenere qualcosa che loro aggrada. La parola viene così usata forse in considerazione che fra i significati di questo nome, è compreso anche quello di puntiglio.
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Ganghero.
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Dente molare. Vedi canasta. Deformazione di ganascia, usando il tutto per una parte.
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Piccolo recipiente concavo per mangiarvi o cucinarvi. Dal latino «camella» che significa scodella.
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Galletto in età di sviluppo. Dicesi anche di quegli adolescenti i quali, sulla via della crescita, cambiano il tono della voce che ha, momentaneamente, un suono gutturale e sgradevole.
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Dicesi di gazza.