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Giuggiola (l’etimologia è incerta); ma la parola è diffusa anche nel dialetto romanesco, tanto è vero che a Roma esiste tuttora «via del gensolo».
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In gergo va riferito a persona che soffre di solletico.
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Gomitolo (dalla forma gavocciolo che significa bubbone, enfiatura di cui il gomitolo ha la forma). Oppure può derivare da gallozzola.
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Forma arcaica di caviglia del piede. L’origine può essere accettata sia da gavocciolo che significa gonfiore (difatti la caviglia può averne l’aspetto nei confronti della gamba) – sia da gavotta o da gavozza. Dicesi anche con questo nome una specie di zecca, animale parassita, che si attacca al petto delle bestie brade attraverso le caviglie e si gonfia man mano che succhia il sangue.
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L’insieme di più giovani che, nel lavorare i campi, venivano dietro al capo- gavetta che era un manovale o bracciante più esperto o specializzato, specie nel muovere la zappa o la falce. Voce usata fin dall’antico per indicare sette cavalieri che andavano insieme di guardia nell’anticamera o alla scorta del Papa o di altro personaggio per fazione. L’uso è logico in considerazione che Corneto è stato un paese medioevale e fino al 1870, sotto il dominio del potere temporale del Papa.
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Gatto selvatico. Il fetore di selvatico che emana lo ha fatto definire gattopuzzo, da distinguere da altri tipi di gatto.
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Gattaiola.
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Dicesi dei gatti quando vanno in amore. Riferito anche ai giovani e alle persona innamorate quando cercano di occultare i propri incontri amorosi.
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Bisaccia di cuoio per carniere del cacciatore. Deriva da catena, giaccone da cacciatore.
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Passatempo, ozio allegro e spensierato. Ha origine da ringalluzzire o da sgavazzare.