-
allazzìre (v.) – Render lasso, stancarsi per fatica continuata o per lunga corsa. Deformazione di «allasare». Dal latino laxare o laxus.
-
Affannarsi, esser pieno di desiderio. Vedi G.G. Belli al sonetto
19. Deformazione forse del verbo arrancare.
-
Espressione usata per indicare sorpresa come "Ma Dai!" "Ma Davvero?"
"Alle Saline hanno avvistato i Fenicotteri Rosa"
"Ma Levete!"
-
dove
'ndo sta la macchina?
-
semplificazione della parola "andiamo"
do' nnamo stasera?
-
genere indefinito per l'animale "cavallo", utilizzabile sia per indicabile il maschio che la femmina della specie, aggiungendo l'articolo determinativo "le" ..esempio nell'uso locale. "le cavalle so' mejo de le cavalle..perchè le cavalle fijano.." esempio dunque anche
della capacità del dialetto Tarquiniese di prevedere i tempi, introducendo nel lessico un primo sofisticato tentativo di filosofia "gender" applicata...
le cavalle so' mejo de le cavalle..perchè le cavalle fijano..
-
articolo sostitutivo del normale articolo il oppure lo
'L cane...... 'L zucchero.....
-
Stare a cazzola, vale a dire inoperoso con le gambe aperte e seduto in terra come gli orientali. Ed in tale posizione gli organi genitali sono pendenti ed inerti.
Oggi me ne sto' a cùjja para!
A cùjja para photo:
-
Sei tutto matto!!
A rega' domani me butto cor paracadute! Ma che sei gojo?
-
parola usata per affermare un consenso
Vajece che sei forte!