Altro

  • Minchione, scemo scherzoso e divertente. Alterato maggiorativi di gojjo.
  • Testicoli. In uso nel detto «rompere I zebbedei». Da Zebedeo, personaggio biblico, padre di Giacomo e Giovanni, apostoli di Cristo. Gli stessi apostoli vengono appunto detti Zebedei. G. G. Belli, sonetto n. 73.

  • Terreno con acqua stagnante, palude. Etimologia incerta, ma potrebbe avere la stessa radice di guinzaglio per il fatto che esso veniva, in antico, costruito intrecciando foglie palustri, proprie delle «guìnze».
  • Erba calenzuòla, pianta di prato delle euforbiacee dal cui fusto si ricava un lattice che è un potente caustico e vescicante. I giovanetti meno avveduti si lasciano spalmare di quel lattice il glande che diventa gonfio e dolorante, per la sciocca presunzione di farlo ingrossar...
  • Piena di guai. Vedersela guaiosa vale a dire vedersela brutta.

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Mostra parole di Francesca Biagiola (x)
  • genere indefinito per l'animale "cavallo", utilizzabile sia per indicabile il maschio che la femmina della specie, aggiungendo l'articolo determinativo "le" ..esempio nell'uso locale. "le cavalle so' mejo de le cavalle..perchè le cavalle fijano.." esempio dunque anche
    della capacità del dialetto Tarquiniese di prevedere i tempi, introducendo nel lessico un primo sofisticato tentativo di filosofia "gender" applicata...
    le cavalle so' mejo de le cavalle..perchè le cavalle fijano..
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