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Parte nascosta, recesso, luogo sottratto alla pubblica curiosità. Dal francese «retraite».
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Ragazzo o ragazza, spesso nel senso di fidanzato o fidanzata. Usasi molto nel detto «Ah regà» per chiamare a raccolta o l’attenzione di chi ci sta attorno.
Ah regà
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Pecora di un anno che non ha figliato. Aferesi di orecchia nel senso che la pecora giovane non ha ancora ben sviluppato l’orecchio.
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Piccoli fossati o piccoli forre che si scavano con l’aratro sui campi a guisa di razzi o a spina di pesce per lo scolo delle acque piovane. Alterazione di razzetto, piccolo razzo, o razza.
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Mescolanza disordinata ed eterogenea. Dal francese «ratatouille» che vuol dire salsa, intingolo, perciò mescolanza di più elementi vegetali.
Rattatùjja (s) photo:
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Rete intestinale (peritoneo) dell’abbacchio e del maiale. Una ragione etimologica potrebbe trovarsi nella parola francese «rate» (milza) che insieme al fegato del maiale viene usata per arrostire allo spiedo i fegatelli.
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Riquadro in cui viene divisa una vigna con i passaggi centrali e laterali. Nello «Statuto degli Ortolani del 1379» si trova la forma rasula.
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Raperonzolo. In senso figurato anche di ragazzo poco idoneo allo studio.
Rapònzolo (s) photo:
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Terra gialla di cava, nota come terra per battere strade e sentieri. È dovuta a sedimentazione marina. Evidente l’alterazione di lapillo.
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Letto o giaciglio del pastore o del buttero: poltriccio. Nella campagna romana, la ramazzola è una specie di cuccetta disposta a 2 o 3 ordini dove ogni pastore accomoda il proprio giaciglio con uno strato di felci e uno di pelli che sostituiscono il materasso. Perciò la parola è alterazione di ramaccia o ramazza. Vedi Paolo Toschi «Tradizioni popolari italiane». La parola ramazzala ha subito la deformazione in rapazzola. Dicesi anche di un letto scomodo e disordinato.