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Usasi per definire eufemisticamente la blenorragia o altra malattia venerea. Alterazione di significato della parola toscana che vuol significare il fuoco che arde sotto la cenere. Nel senso cioè che la malattia vive sotto le apparenze di una sanità che non esiste più. E la blenorragia cova come il fuoco sotto la cenere prima che si manifesti e si sviluppi.
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Voce infantile per indicare da bere, di origine onomatopeica. Dicesi anche riferita ai beoni per significare vino o bevanda alcolica. C’è il detto: - Ti piace la brumba?
"Ti piace la brumba?
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Dicesi «fico bruciotto» quel fico nero di grossa buccia, dalla polpa rossa. Volgarizzazione di brogiotto.
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Bitorzoluto, pieno di bitorzoli. Vedi brotozzolo. Alterazione della voce arcaica «brozzoloso» usato dallo scrittore Ercole Patti in «Roma amara e dolce» pag. 172.
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Vedi biritozzolo. Bitorzolo.
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Di persona manchevole dell’uso di una mano o di un braccio. Alterazione di monco, cionco, tronco, gronchio. Senza escludere la possibilità del significato lessicale che vuole intendere, con tale parola, un tronco ispido e nodoso.
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Somaro giovane. Viene riferito scherzosamente e in special modo agli adolescenti irrequieti, vivaci, smaniosi. Usasi in senso assai familiare. Alterazione di bricco o di bricco che, nel latino medioevale «buricus», voleva dire asino.
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Carrozzone per il trasporto di più persone. Dall’inglese «break».
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Brace, bragia.
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Si usa nel detto «calzoni a bracarella» per coloro che portano i calzoni o le brache allentate alla cintola quasi che caschino di dosso. Derivazione da braca.