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Rovo, cespuglio di spini. Usato raramente come rovo nella lingua letteraria italiana.
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Un insieme di rovi. Roveto o roveria. Vedi rogo.
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Dar prurito.
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Dicesi di grosso gomitolo di corda, di spago per affardellare i covoni, o di filo spinato. Oppure di salsiccia. Deriva forse da rocca, arnese sul quale si avvoltola la lana delle pecore.
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Voltar sotto sopra o voltarsi all’indietro. Da rivoltare o dalla forma latina «revorsum» o revorto che significa appunto rivoltare.
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Sta per «vienici un’altra volta» Forma abbreviata di «rivienici» o di «rivienci».
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Copertina di seta o di cotone leggera che si usa stendere sul letto o riversare la sera sulla spalliera quando si va a dormire. Vedasi «buttasù».
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Piega della pelle per smagrimento o per vecchiaia (da rattrappire) propria della pancia.
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Risparmiare. Forma ridondante di risparmiare come nel caso della parola diriggerire per digerire. Usatasi in antico la forma sparagnare o sparagno, ormai in disuso.
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Squama del pesce, lisca. Alterazione di lisca.