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Prendere a quattro mani. Dal verbo arraffare.
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Modo di prendere qua e là quanto più possibile e in modo confuso a causa della fretta. Dal verbo arrangiare.
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Portar via con violenza tutto ciò che capita sotto mano. Dal verbo rampare.
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Gara a chi riesce a portar via più roba di altri. Parola composta da arrampare e pigliare.
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Vienici un’altra volta. Vedi G. G. Belli nel sonetto n. 1481.
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Ecco di nuovo, un’altra volta. Usasi anche nella forma «arlèccolo» oppure «arièccola» e anche nelle forme al plurale. Vedi pure «riecco». G. G. Belli, sonetto n. 1434.
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Raccomandare. In senso riflessivo, di chi chiede venia.
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Raccogliere di nuovo, una seconda volta.
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Ergastolo, carcare. G. G. Belli lo chiama «l’incastro», sonetto 949 «Er bon esempio».
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Liquore rosso sciropposo per fare dolci. Deformazione della parola «alchèrmes».