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Cazzuola. Derivazione volgarizzata di cucchiaia.
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Corniòlo. L’alterazione deriva dal fatto che l’attuale Tarquinia sorgesse su di un colle, denominato in antico «cornioletus» poi volgarizzato in «crognoletus». Da questo si deve l’origine, secondo alcuni, di Corneto che fu appunto il nome medievale della Tarquinia attuale.
Crògnolo (s) photo:
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Sbornia eccessiva, che richiede tempo per essere smaltita. La derivazione da «crògnolo» si può azzardare per il fatto che il legno del «crognolo» è duro e resistente. E quando la sbornia è dura e resistente, può trovare motivo di paragone come sopra detto.
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Gabbiano. L’origine di questa parola dovrà ricercarsi nel verbo coccolare, crocchiare che è proprio del canto dei gabbiani. Il crocco è anche un uncino di ferro per pescare tonni, che può avere riferimento al becco del gabbiano. Appare più improbabile la derivazione virgiliana «croceis pennis» che in questo caso ha la relazione con un colore che sta fra il giallo e il rosso.
Croccàle (s) photo:
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Lavativo (forma volgarizzata di clistere). La forma «cristiero» è stata usata dal De montagne nel «Journal de voyage en Italie». Vedere a pag. 318 della edizione di Valentino Bompiani.
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Incrinatura, fessura.
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Incrinare.
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Usasi come esclamazione. Eufemismo di «Cristo!», quando uno perde la pazienza e non vuole offendere Cristo. G. G. Belli usa «crisse», vedi il sonetto «L’incisciature» n.. 102.
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Creta, argilla.
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Usasi nel detto «far la cresta, nel senso di sottrarre una parte del denaro avuto per un determinato affare o acquisto, fingendo poi di aver speso di più. Dicesi anche «fare il ruspo». Vedi ruspo.